Service 2022 - Chiesa di Santa Maria delle Grazie


 

Service Lions a favore del rifacimento impianto elettrico della Chiesa di Santa Maria delle Grazie, di proprietà della millenaria Confraternita di San Geminiano ed adottata dai Lions di Modena come loro chiesa di riferimento.

Il Lions Club Modena Host, insieme al Lions Club Modena Estense hanno firmato oggi 26/5/2022 l’elargizione di un contributo di euro 10.000 (5 mila a Club) per supportare la Confraternita nei lavori di adeguamento dell’impiantistica elettrica. Altro importante supporto è stato garantito dalla Fondazione di Modena ex CRMO.

 

Foto:

Victor Josè Poppi Presidente LCMO Host

Elisa Grandi Presidente LCMO Estense

Clemente Maria Forni, Alberto Dallari Bondanini e Bruno Loi per Confraternita di San Geminiano 


OGGETTO: richiesta di finanziamento presentata dalla Confraternita di San Geminiano.

Il contributo economico di cui sopra è destinato a realizzare un importante intervento di manutenzione presso la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie, necessario all'adeguamento e alla messa a norma dell'impianto elettrico e dell'impianto di riscaldamento, per il quale è stimata una spesa complessiva di € 127.000,00. Ricordiamo che il Compendio Ecclesiastico della Beata Vergine delle Grazie – di cui fanno parte la Chiesa e il campanile, parte integrante della struttura della Chiesa - è assegnato in uso perpetuo alla millenaria Confraternita di San Geminiano, ente storicamente votato a sostenere il culto del Santo Patrono della nostra Città e a curarne il calendario delle celebrazioni, che ha il suo momento di maggiore visibilità e partecipazione nella Festa del 31 gennaio. Segnaliamo altresì che le opere di ripristino e di messa in sicurezza saranno funzionali anche alla futura valorizzazione della Chiesa che, a seguito dell'esecuzione dei lavori, potrà essere aperta al pubblico in modo continuativo al pari delle altre Chiese del centro storico. L'accesso regolare metterà a disposizione dei fedeli un altro luogo di culto e ai turisti che permetterà di conoscere un edificio sacro di grande pregio architettonico e di ammirare i tesori di straordinario valore artistico che custodisce al suo interno.

CONFRATERNITA DI SAN GEMINIANO COMPENDIO ECCLESIASTICO DELLA BEATA VERGINE DELLE GRAZIE MODENA

Il compendio, di proprietà della Confraternita, è composto dalla Chiesa, con fronte su via Sant’Agostino, i cui lavori di costruzione sono iniziati il 4 ottobre 1538 per terminare nel 1544 e quelli della ricostruzione, per realizzarla in versione più stabile ed accogliente, su disegno di un Confratello francese di passaggio per Modena, nel 1708, per terminare il 25 luglio 1711, data della consacrazione ed apertura al pubblico, e dalle annesse porzioni adibite a residenza, prospettanti su viale Vittorio Veneto, ricomposte a seguito dell’abbattimento della mura cittadine, nei primi del ‘900. Scopi dell’intervento La chiesa, orientata da est ad ovest, con l’ingresso principale ad est, su via Sant’Agostino, si compone di una sola navata, del presbiterio, cui si accede salendo tre scalini, e del coro inserito nell’abside che ha forma semicircolare. La navata è fiancheggiata da quattro cappelle laterali più grandi e da due più piccole, tutte simmetricamente contrapposte che contengono numerose opere di pregevole fattura e di varie epoche. Ai lati del presbiterio si aprono i coretti, sormontati dalle cantorie. La volta è dipinta con affreschi eseguiti nel XIX secolo. Il campanile, a pianta quadrata, è parte integrante della struttura della chiesa. A fianco della parte absidale, alla base del campanile, rimangano tracce delle fondazioni delle antiche mura della città, lato prospettante su viale Vittorio Veneto. La facciata su via Sant’Agostino è la continuazione del Palazzo un tempo convento dei Frati Terziari Francescani. L’edificio Sacro riveste una notevole importanza nel suo insieme, in quanto, oltre a costituire un interessante esempio di architettura religiosa del secolo XVIII, costituisce un insieme di pregevole valore ambientale che arricchisce il tessuto urbano in cui è collocato. Attualmente la chiesa è aperta al culto solamente un giorno al mese, in occasione di una celebrazione serale officiata per i confratelli, in quanto lo stato dell’impianto elettrico e la mancanza di un adeguato impianto di riscaldamento ne impediscono un uso in sicurezza. L’obiettivo della Confraternita è di mettere a norma la chiesa per aprirla al pubblico al fine di dare una ulteriore opportunità di fede e, nel contempo di proporre alla visione dei visitatori, a Modena sempre più numerosi, le opere ivi contenute, quale ulteriore patrimonio artistico della città.

Interventi edilizi

· Chiesa e sagrestia Impianto elettrico L’attuale impianto è obsoleto, non più a norma ed in uno stato di pericolosità sia per l’ambiente, sia per i frequentatori e deve essere completamente rifatto con le modalità e tecniche compatibili con le caratteristiche dell’ambiente soggetto a tutte le disposizioni dettate dalla legge 1939/1089 nei cui elenchi previsti dall’art. 4 della stessa è annoverata la chiesa. I nuovi quadri sono stati previsti fuori dai locali Sacri, interposti tra la sagrestia e la scala di accesso ai piani superiori, per non interferire con gli ambienti soggetti a vincolo. Le linee di distribuzione saranno esterne e mitigate dagli stessi elementi architettonici in rilievo, ivi presenti, che caratterizzano gli ambienti e che individueranno i percorsi per raggiungere i corpi illuminanti esistenti definibili come originari. Nella navata saranno rimossi tutti i corpi illuminanti apposti successivamente, saranno riattivate le lampade esistenti in ognuna delle cappelle laterali e la illuminazione generale, di tipo indiretto, caratterizzerà l’ambiente per il raccoglimento, la preghiera e la devozione.

L’illuminazione sarà del tipo regolabile, in ragione degli eventi, non avrà mai le caratteristiche tipiche delle esposizioni e o mostre, ma sarà tale da creare la giusta atmosfera mistica. I quadri e le varie opere d’arte ivi presenti non saranno oggetto di specifica illuminazione diretta, ma saranno contestualizzate nell’insieme generale che l’illuminazione sarà capace di creare generando la giusta atmosfera. Specifiche fotografie, corredate dalle opportune didascalie, ubicate in idonei espositori opportunamente ubicati ne evidenzieranno le peculiarità. E’ già stato svolto un incontro sopraluogo con l’architetto della Soprintendenza Archeologica, Belle Arti di Bologna, organo preposto al rilascio della specifica autorizzazione, che ha dato le opportune indicazioni.