Inaugurazione Studio Odontoiatrico di Porta Aperta e intitolazione dell’ambulatorio medico di Porta Aperta in “Centro salute del migrante e del senza dimora Porta Aperta”.
Il progetto dello Studio Odontoiatrico è realizzato grazie al prezioso contributo di Autostrada del Brennero SpA e la collaborazione dei Lions Club Modenesi e si aggiunge, come servizio, al supporto sanitario fornito dall’ambulatorio medico di Porta Aperta attivo da trent’anni in città a favore delle persone senza dimora grazie alla presenza di 20 medici volontari, 2 infermiere e 3 persone addette alla segreteria per un totale di 5500 visite garantite in un anno a 1600 pazienti che accedono in media.
In Emilia-Romagna, attualmente, questo tipo di servizio odontoiatrico è presente a Modena, Reggio Emilia e in fase di costruzione e avvio a Bologna. Sono intervenuti:
l' Arcivescovo di Modena-Nonantola Mons. Erio Castellucci
Il sindaco di Modena Gian Carlo Muzzarelli
Il presidente della Provincia di Modena Gian Domenico Tomei
Autostrada del Brennero SpA
Azienda USL di Modena
e i presidenti dei Lions club modenesi.
«Per chi vive in strada, le patologie dei denti dovute a scarsa o sbagliata alimentazione piuttosto che a condizioni igienico sanitarie non garantite, sono particolarmente frequenti e problematiche, per questo abbiamo deciso di offrire questo nuovo servizio così importante - spiega il presidente di Porta Aperta Modena Alberto Caldana - Lo Studio Odontoiatrico così come lo storico ambulatorio medico di Porta Aperta sono convenzionati con l'Ausl di Modena; un grande grazie, oltre che ad Autostrada del Brennero e ai Lions Club modenesi che hanno reso possibile l'avvio di questo nuovo servizio, va al nostro Vescovo per la messa a disposizione dei locali in Strada Cimitero San Cataldo e alla Fondazione di Modena che negli anni ha sempre sostenuto l'ambulatorio. Ricordiamo che la nostra azione si diffonde anche sul territorio provinciale in convenzione con l'Ausl e le amministrazioni locali di Formigine e Vignola dove recentemente abbiamo aperto altri due ambulatori medici a favore di quelle persone che per vari motivi non possono avere la tessera sanitaria nazionale».
(testo di PORTA APERTA Modena)